NON CI SONO PAROLE

(Daniele Rocchi, inviato Sir a Betlemme) - "Sull'Accordo fondamentale Israele-Santa Sede, stiamo lavorando onestamente da una parte e dell'altra. Non vogliamo privilegi ma cerchiamo la possibilità per la Chiesa di continuare a vivere, non solo di sopravvivere come meglio può, e a rendere un servizio a questa società dove la presenza dei cristiani è necessaria". Lo ha detto al Sir il nunzio apostolico mons. Antonio Franco, parlando a margine di un incontro con i vescovi di Usa e Ue in questi giorni a Betlemme per l'annuale visita di solidarietà con la Chiesa e i cristiani di Terra Santa. Il nunzio ha parlato del rilascio dei visti ai religiosi affermando che "non abbiamo ancora raggiunto una soluzione che ci fa stare sereni, c'è da lavorare. Bisogna vedere cosa accadrà con il nuovo governo, ora abbiamo la pausa elettorale". Parlando di Gaza ha poi dichiarato: "non ci sono parole. In campo ci sono le ragioni e i torti degli uni e degli altri. Urge fermare il conflitto per trovare una soluzione definitiva. Se i problemi restano sotto la cenere sono destinati a scoppiare di nuovo". Sulle speranze di pace legate anche alle prossime elezioni in Israele, in Palestina e all'ingresso alla Casa Bianca di Barack Obama, il nunzio ha concluso: "sono circostanze che alimentano una speranza che non deve abbandonare nessuno di quelli che hanno a cuore questa terra".
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