KAZAKISTAN, DA DOMANI AD ASTANA III CONGRESSO DEI LEADER MONDIALI

Uno scambio di opinioni sui problemi del mondo contemporaneo, per proporre le proprie idee di riconciliazione interreligiosa in specifici Paesi e per fornire valutazioni e consigli: questo l’obiettivo del III Congresso dei Leader delle religioni mondiali e tradizionali che si apre domani ad Astana, in Kazakistan (fino al 2 luglio). All’incontro prenderanno parte delegazioni di diverse religioni mondiali, ospiti d'onore e rappresentanti di organismi internazionali (Onu, Osce e Unesco). “Il ruolo dei leader religiosi nella costruzione di un mondo tollerante nell'epoca della globalizzazione” è il tema della prima giornata, i cui lavori si svolgeranno in plenaria. Ricchezza morale e culturale ed etica mondiale; dialogo e cooperazione; solidarietà, soprattutto in tempi di crisi sono i tre temi che verranno affrontati il 2 luglio, in tre distinte sezioni. Per quanto riguarda il mondo cristiano, saranno presenti le Chiese cattolica, anglicana, russo-ortodossa, ortodossa di Costantinopoli, ortodossa rumena, entrambe le Chiese apostoliche armene e la Federazione Mondiale Luterana. La delegazione vaticana sarà guidata dal card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. La Chiesa anglicana verrà rappresentata dal vescovo Nicholas Baines. La delegazione della Chiesa di Costantinopoli farà capo al metropolita di Francia. Al Congresso saranno presenti inoltre Ishmael Noko, segretario generale Federazione Mondiale Luterana, e il segretario generale dell'Unione Luterana Mondiale. Per l'Islam interverranno delegazioni da Egitto, India, Indonesia, Iran, Turchia, Libia, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Cina, Russia, Kirghizistan, Stati Uniti, Arabia Saudita e Pakistan. Prevista la presenza dello sceicco Mohammed Sayed al Tantawi (imam supremo dell'università di Al-Azhar) e di Mohamed Ahmed Sherif (segretario generale della World Islamic Call Society). Il Giudaismo vedrà in prima linea Yona Metzger, rabbino ashkenazita d'Israele, e Shlomo Amar, suo omologo sefardita. Prevista la partecipazione di delegazioni buddiste da Cina, Mongolia, Giappone, Thailandia e Corea del Sud; e di rappresentanti di Scintoismo, Induismo, Taoismo Zoroastrismo. Verrà redatto un documento finale che dovrebbe essere adottato da tutti i partecipanti. I lavori di presentazione dell'edizione 2009 sotto l'egida delle Nazioni Unite sono iniziati dopo il discorso del presidente Nazarbayev all'Assemblea Generale Onu l'anno scorso. Il Kazakistan, si legge in una nota, "ha elaborato in questi anni un'esclusiva piattaforma spirituale per il dialogo interreligioso. La necessità e l'importanza della riconciliazione tra le diverse fedi sono riconosciute da molte figure religiose, che stanno adottando specifiche linee d'azione per raggiungere tale obiettivo".

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