L'arcivescovo maggiore Shevchuk sottolinea: “L’ecumenismo non è diplomazia”

Larcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk 30837198878 e34d94e87f z 1538943417POZNAN , 08 ottobre, 2018 / 9:00 AM (ACI Stampa).-  In un momento in cui l’Ucraina è sia teatro di un conflitto dimenticato che di un conflitto tutto interno al mondo ortodosso, l’arcivescovo maggiore Shevchuk, capo della Chiesa Greco-Cattolico Ucraina, lancia un appello affinché

“l'ecumenismo sia tolto dalle mani dei diplomatici”, forte anche del lavoro ecumenico fatto sul campo con il Consiglio delle Chiese nel momento del conflitto.

L’arcivescovo maggiore, tra i partecipanti al Sinodo dei vescovi sui giovani, ha parlato con ACI Stampa a Poznan, durante la plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee dedicato al tema del volontariato. Molti i temi toccati nella conversazione: dalla solidarietà al dialogo ecumenico, fino alla missione che ha la Chiesa Greco Cattolica Ucraina, una minoranza nel territorio originario eppure la più grande delle 23 Chiese sui iuris in comunione con la Chiesa Cattolica.
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