Centenario Collegio Etiopico - Divina Liturgia. Saluto del cardinale Leonardo Sandri Congregazione per le Chiese Orientali

etiopicoNella mattina di domenica 12 gennaio, presso la Chiesa di Santo Stefano degli Abissini nei Giardini Vaticani, hanno avuto luogo la celebrazione delle Lodi e della Divina Liturgia in rito alessandrino geez in occasione della Festa patronale della Chiesa e nel contesto del Centenario del Pontificio Collegio Etiopico. Al rito ha
preso parte il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, insieme con l'Arcivescovo Segretario S.E. Mons. Cyril Vasil, ed ha voluto anche essere presente il Cardinale Domenico Calcagno. Hanno concelebrato i due Metropoliti delle Chiese sui iuris di Etiopia ed Eritrea, Cardinale Souraphiel e Mons. Tesfamariam, con i Vescovi Eparchiali delle due Nazioni, numerosi sacerdoti, alla presenza di numerosi fedeli che hanno partecipato con la gioia dei canti tradizionali della loro liturgia.  Al termine, sul sagrato della Chiesa, è stato distribuito il pane benedetto. (Fotografie)
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Saluto del Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, al termine della Divina Liturgia in occasione della Festa Patronale della Chiesa di Santo Stefano degli Abissini nei Giardini Vaticani e nel Centenario del Pontificio Collegio Etiopico  Città del Vaticano, domenica 12 gennaio 2020
Eminenze
Eccellenze
Cari Sacerdoti, Religiosi, Religiose, Seminaristi
Sorelle e fratelli nel Signore!
1. Al termine di questi cento anni riassunti nelle tre giornate di grazia che abbiamo vissuto (il Convegno all’Istituto Orientale, l’incontro col Santo Padre, la festa insieme, e le celebrazioni liturgiche) vogliamo dire grazie al Signore per il dono di essere popolo di Dio in cammino lungo la storia. Lo vivete nel modo singolare della fede dei Santi Padri trasmessa da generazioni nelle odierne Etiopia ed Eritrea, arricchito dal dal vincolo manifesto col Successore di Pietro: siete pienamente di tradizione alessandrino geez e pienamente cattolici! E ringraziamo Dio per i cento anni del Collegio Etiopico e per i secoli precedenti in cui già si era manifestata la particolare predilezione dei Sommi Pontefici per la vostra Chiesa.
2. Siete chiamati a trasmettere la forza della benedizione del Signore giunta a voi ieri attraverso il ministero del Successore di Pietro, Papa Francesco, a tutte le persone che incontrate, sia in Italia e in Europa per quelli di voi che vi abitano e lavorano, in particolare penso ai sacerdoti che vi svolgono il ministero, ma la porterete anche nelle amate Eritrea ed Etiopia: fate sentire la carezza del Signore e la sua forza soprattutto ai bisognosi, ai poveri di pane e di speranza, ai giovani forse tentati di scoraggiarsi di fronte al futuro, fate sentire la potenza della pace e della riconciliazione che è dono di Dio anche a coloro che vi ostacolano in diversi modi, che si mostrano nemici con le loro azioni e decisioni, tentando di soffocare il bene operato grazie alle opere di carità e di formazione come se esso non fosse un vero contributo alla costruzione del bene comune. Siate testimoni dell’amore del Signore Gesù sempre e comunque, come lo è stato anche di fronte ai suoi uccisori il primo martire Stefano, al quale è dedicata questa chiesa.
3. Durante i miei anni come Prefetto ho avuto la possibilità di visitare prima l’Eritrea e poi l’Etiopia e ricordo bene il sorriso delle persone che trovano nel Signore la loro forza e il loro sostegno, nonostante tante difficoltà soprattutto materiali, e tengo in mente le vostre montagne e i vostri fiumi, i vostri cieli e le bellezze del creato che stanno sotto di essi, e continuo a coltivare la speranza di poter tornare a incontrare le vostre comunità.
4. Prima di concludere la nostra celebrazione, guardiamo e invochiamo Maria, con le parole che ben conoscete nella festa del Patto di misericordia. Dal suo dialogo con suo Figlio la vostra tradizione sente la forza della potente intercessione della Madre di Dio: “O Figlio mio, o carissimo mio, ti chiedo e ti supplico che tu ascolti la voce della mia supplica.. Signore retribuisci con il grande premio chi fa la mia commemorazione, o edifica chiese in onore del mio nome, o veste gli ignudi e visita gli infermi, ciba l’affamato o dà da bere all’assetato, consola l’afflitto e accontenta il triste, o scrive laudi in mio onore e canta nella mia festa!” Maria, sii protezione e speranza dell’Eritrea, dell’Etiopia e di tutti noi! Amen.