ORTODOSSI: INIZIATO IL PERIODO QUARESIMALE, MESSAGGIO DEL PATRIARCA BARTOLOMEO

san-antonio.jpgUn invito alla conversione.
A lanciarlo è il Patriarca ecumenico Bartolomeo I nella "Catechesi per l'inizio della Santa e grande Quaresima 2008". Per gli ortodossi, il periodo della Quaresima che prepara la più importante festa della Pasqua, è iniziata domenica 9 marzo. "Certamente - scrive Bartolomeo nella riflessione quaresimale - l'uomo contemporaneo non si sente a suo agio ascoltando questo invito alla conversione, poiché è abituato al modo di vita che segue e non vuole mettere in discussione la sua condotta. Anzi, il mettere in discussione la sua condotta provoca all'uomo un senso di insicurezza, perché vede compromesso lo schema mentale dentro il quale ha cercato un rifugio sicuro". Conversione - osserva il Patriarca - è "decisione di cessare dalle azioni e abitudini peccaminose" e richiede un "cambiamento di mentalità". Ma non è "qualcosa che ci priva della gioia di vivere". "Colui che si converte continuamente, progredisce sempre, sempre lieto per i suoi nuovi traguardi". "Diventa sempre più saggio, più ricco di discernimento, più elevato e amico di Cristo". Quest'anno, gli ortodossi celebreranno la Pasqua domenica 27 aprile, cinque settimane dopo la pasqua festeggiata domenica 23 marzo dal mondo cattolico e protestante. La differenza delle date è dovuta al fatto che l'anno liturgico della Chiesa ortodossa celebra le sue festività secondo il calendario giuliano (stabilito da Giulio Cesare nel 46 a.C.), mentre il mondo cattolico e protestante fa riferimento a quello gregoriano (riformato da Gregorio XIII nel 1582). La Pasqua cattolica e quella ortodossa a volte coincidono: è successo lo scorso anno quando cattolici e ortodossi hanno celebrato la Pasqua l'8 aprile e la prossima volta che succederà sarà il 4 aprile 2010.

Fonte Agenzia SIR


Di seguito la catechesi:

PER L'INIZIO DELLA SANTA E GRANDE QUARESIMA

+ BARTOLOMEO

PER LA MISERICORDIA DI DIO

ARCIVESCOVO DI COSTANTINOPOLI, NUOVA ROMA

E PATRIARCA ECUMENICO

A TUTTO IL PLEROMA DELLA CHIESA

GRAZIA E PACE DAL NOSTRO SIGNORE

E SALVATORE GESU' CRISTO

E DA NOI AUGURIO, BENEDIZIONE E PERDONO


La nostra Chiesa, durante il periodo della Santa e Grande Quaresima, ci invita alla conversione. Certamente l'uomo contemporaneo non si sente a suo agio ascoltando questo invito alla conversione, poiché è abituato al modo di vita che segue e non vuole mettere in discussione la sua condotta. Anzi, il mettere in discussione la sua condotta provoca all'uomo un senso di insicurezza, perchè vede compromesso lo schema mentale dentro il quale ha cercato un rifugio sicuro.

Ad un esame più attento, ci rendiamo conto che i convincimenti dell'uomo non sono costruiti in modo obbiettivo, sulla base della ragione, ma per giustificare i suoi piaceri e diventano così azioni inique con i peccatori. Pur di giustificare la sua condotta sulla base di errate convinzioni, l'uomo danneggia se stesso perchè inevitabilmente la verità emergerà e l'uomo si troverà senza giustificazione e forse non avrà più il tempo per modificare le sue certezze, convertendosi dai propri peccati e dalle proprie illusioni, nelle quali vedeva una giustificazione per il proprio comportamento.

Noi Cristiani abbiamo famigliarità con l'ascolto e l'impegno della conversione e non rimaniamo turbati per un simile invito che la Chiesa ci rivolge. Dobbiamo però percepire che, nel suo complesso, la conversione ha due finalità.

La prima è la rinuncia ai nostri peccati e la decisione di cessare dalle azioni e abitudini peccaminose e, al tempo stesso, porre rimedio alle loro conseguenze: come per esempio Zaccheo il pubblicano, il quale pentitosi veramente nel suo incontro con Gesù, ha mostrato la sua conversione restituendo effettivamente il quadruplo di ciò che ingiustamente aveva ricevuto.

La seconda finalità è un cambiamento della mentalità, sostituire le nostre convinzioni con altre più elevate, secondo la parola del Salmista: "decide nel suo cuore il santo viaggio". Questo cambiamento di mentalità è necessario anche per quelle persone che non esaminano la loro coscienza riguardo a determinati peccati. Ad esempio la concezione dell'amore manca di perfezione, come anche la concezione dell'umiltà. Paragonando la nostra condizione spirituale con la perfezione divina, che siamo chiamati a imitare, constatiamo la nostra carenza e la strada infinita da percorrere sulle orme di quanti hanno imitato Cristo.

Analizzando la qualità della nostra pace interiore, constatiamo che siamo molto lontani dalla pace di Cristo, che è al di sopra di ogni immaginazione. Tentiamo un bilancio di quanto abbiamo fiducia nella divina Provvidenza e amaramente verifichiamo che siamo sconvolti dalla ansia e dalla incertezza per il futuro, ogni volta che abbiamo poca fede o siamo increduli. In generale se consideriamo la nostra coscienza, riconosciamo che tante volte non ci accorgiamo che molti dei nostri sentimenti offendono la sua purezza, mentre noi li riteniamo sani. Ci occorre dunque una nuova e completa illuminazione della coscienza, attraverso gli insegnamenti dei Padri e del Vangelo, perchè i giudizi riguardo a noi stessi e alle nostre mancanze siano più retti e più in sintonia con il giudizio di Dio. Dato che alcun uomo può dire di essere arrivato alla perfezione del suo discernimento, nessuno può ritenere di non aver bisogno di una mente nuova, di una mente più illuminata, di una mente cambiata, di un rinnovamento della sua mente e della sua condotta: in una parola di conversione.

La nostra Chiesa Ortodossa che ci invita alla conversione, non ci invita in realtà solo al rimpianto (automempsia). Anche se questo tipo di rimpianto serve, e serve la compunzione e servono le lacrime di conversione, tutto questo non basta. Occorre prima la gioia del nostro perdono da parte di Dio, il senso di liberazione dai pesi delle catene di qualsiasi nostro peccato e il senso dell'amore di Dio verso di noi. La nostra conversione non è qualcosa che ci priva della gioia di vivere per il fatto che il suo annuncio ci mette a disagio. La conversione è purificazione e illuminazione della nostra mente, rafforzamento del nostro amore verso Cristo e la sua creazione, libertà e gioia per il rinnovamento della vita, che senza sosta otteniamo attraverso la continua conversione.

Colui che continuamente si converte, progredisce sempre, sempre lieto per i suoi nuovi traguardi, sempre soddisfatto per la profonda conoscenza ottenuta riguardo ogni cosa. Per quanto riguarda il cambiamento della sua mentalità e delle sue convinzioni, il penitente comprende meglio il senso del cosmo intero: diventa sempre più saggio, più ricco di discernimento, più elevato e amico di Cristo. L'annuncio della conversione è più facilmente accettabile per le persone intelligenti che sono in grado valutare ogni cambiamento in meglio, offerto all'uomo attraverso la rinascita della conversione.

Quindi, Fratelli e Figli amati in Cristo, rendiamo famigliare per noi l'invito della nostra Chiesa alla conversione, nelle due finalità che abbiamo ricordato. Purifichiamo noi stessi dai nostri peccati, attraverso la confessione, quanti abbiamo peccato; rivediamo continuamente la nostra mentalità, ottenendo così che i nostri giudizi e i nostri pensieri siano pieni dello Spirito di Dio e puri, veri e giusti.

Per questo, auguriamo a tutti Voi paternamente ogni aiuto dal Signore sulla strada della conversione e della totale rigenerazione nella vita in Cristo.


Santa e Grande Quaresima 2008

+ Bartolomeo di Costantinopoli

fervente intercessore presso Dio per tutti voi.