TURCHIA: CHIESA DI TARSO. MONS. PADOVESE (CET), “SITUAZIONE IN NETTO MIGLIORAMENTO”

Lasciato alle spalle il periodo invernale tornano i pellegrini a Tarso, per celebrare nella chiesa-museo di san Paolo. Sebbene la decisione delle istituzioni turche di destinarla a luogo permanente di culto sia stata data, al momento, solo verbalmente, la situazione registra un netto miglioramento grazie anche all’aiuto del nuovo ambasciatore turco presso la Santa Sede. Come spiega, infatti, al Sir, il presidente dei vescovi turchi (Cet), mons. Luigi Padovese, “le autorità di Ankara hanno recentemente rimosso l’obbligo di prenotazione per le messe all’interno della chiesa-museo. Ora si può celebrare tranquillamente senza alcun preavviso, quando prima era richiesta una prenotazione previa di almeno tre giorni, portati poi addirittura a dieci con inevitabili problemi organizzativi. Il consiglio ai pellegrini, tuttavia, resta sempre quello di avvisare dell’arrivo per permettere alle suore di allestire la chiesa al meglio”. Sulla concessione verbale della chiesa, aggiunge mons. Padovese, “siamo ancora a livello di trattativa; la situazione non è pienamente risolta. Ciò che di fatto ci interessa non è tanto la proprietà della chiesa o che questa venga data in gestione alla chiesa cattolica o alla comunità ortodossa. Ci interessa soprattutto la possibilità di celebrare liberamente e con tranquillità cosicché tutti i pellegrini possano andare a Tarso sapendo che possono pregare senza essere disturbati e senza nessuna limitazione. Il che assume grande importanza per il fatto che con l’Anno Paolino, Tarso è diventata una meta di pellegrinaggio continuo. Abbiamo gruppi che arrivano quasi quotidianamente e prevedo un sensibile aumento nei prossimi mesi. Tarso, con Antiochia e la Cappadocia, è rientrata nei grandi percorsi di pellegrinaggio e questo è un bene anche per la Chiesa che è in Turchia”.

© SIR - 21 maggio 2010