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La formazione di giovani e sacerdoti priorità degli ortodossi di Antiochia

 Damasco, 26. L'importanza della formazione offerta nell'università e nell'istituto di teologia ortodossa "San Giovanni Damasceno" di Balamand, in Libano; l'impegno dei giovani nella Chiesa attraverso la formazione di una commissione incaricata dell'organizzazione educativa; le questioni dell'adozione di una "guida pastorale del sacerdote" e dello statuto dei vescovi ausiliari nella diocesi antiochena nordamericana; la situazione nelle altre diocesi della diaspora, in particolare in quella recentemente denominata "diocesi antiochena d'Europa". Sono solo alcuni dei temi trattati nella sessione sinodale del Patriarcato greco-ortodosso di Antiochia e di tutto l'Oriente che si è tenuta dal 17 al 20 agosto nel monastero di San Cristoforo a Saydnaya, in Siria, sotto la presidenza del Patriarca Ignazio iv di Antiochia. Vi hanno partecipato metropoliti delle diocesi della Chiesa madre e della diaspora. Tra i punti affrontati nel corso della riunione - come si sottolinea nell'edizione speciale di "Chroniques antiochiennes" curata da Carol Saba, responsabile della comunicazione dell'Assemblea dei vescovi ortodossi di Francia - c'è la felice realtà del dialogo ortodosso-cattolico e le tappe alle quali ha portato questo dialogo. I membri del sinodo auspicano che l'azione della Chiesa ortodossa di Antiochia possa condurre al "più grande avvicinamento possibile tra le due Chiese", soprattutto sul piano della testimonianza quotidiana e del servizio ai più poveri. In tal senso hanno deciso di istituire una nuova commissione per proseguire il dialogo.
Una parte importante dei lavori del sinodo è stata dedicata alle questioni pastorali. È stato approvato un testo destinato ai sacerdoti, preparato dal metropolita Giorgio (Khodr) sotto forma di "guida pastorale del sacerdote", strumento da utilizzare nel servizio missionario e sacramentale. La guida comprende testi che si rivolgono specificamente alla realtà pastorale vissuta dai sacerdoti oggi e tratta in modo approfondito situazioni diverse affrontate da ogni prete durante il proprio ministero. Si sottolinea l'importanza sia dell'"autenticità antiochena" sia della necessità di un approccio in relazione con la modernità.
Il Patriarcato greco-ortodosso di Antiochia è particolarmente attento ai giovani e alla loro azione in seno alla Chiesa. Il sinodo - si legge nel comunicato finale - ha espresso "la necessità di chiarire il ruolo dei chierici e dei laici per quanto concerne il ricevimento dei carismi dello Spirito Santo, per i bisogni dell'unità e della pace nella Chiesa". Questa relazione si basa "sulla paternità del vescovo e di coloro che lo assistono e sulla filiazione dei fedeli in seno alla Chiesa". A questo fine, il sinodo ha affidato a Ignazio iv la cura di formare una commissione, che sarà presieduta dallo stesso Patriarca, per organizzare il lavoro pastorale ed educativo. È stato infine messo in risalto il lavoro compiuto nelle diocesi dell'Europa occidentale e centrale, del Messico e dell'Argentina. Per quanto riguarda la prima, visto il suo allargamento ai Paesi scandinavi, non si chiamerà più diocesi dell'Europa occidentale e centrale ma più semplicemente "diocesi d'Europa".

(©L'Osservatore Romano - 27 agosto 2010)