Il Primo dell'Anno Nuovo alla Sede dell'Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e Malta

iconostasi veneziaIl Primo dell'Anno Nuovo alla Sede dell'Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e Malta Metropolita Gennadios Arcivescovo Ortodosso d'Italia e Malta: I dialoghi teologici progrediscono quando l'amore, l'umiltà e il rispetto prevalgono nel cuore della gente. Oggi, il dialogo non procede come dovrebbe, perché non viene svolto il lavoro giusto: la responsabilità davanti a Dio delle persone incaricate è grande. La Chiesa non giudica né condanna, ma ama e salva. Basilio il Grande come pastore, guida e maestro nella vita della Chiesa.


Venezia, la città della pace universale, la capitale della cultura e dell'arte, ricchissima di biblioteche e archivi, con la famosa Marciana, numerosi manoscritti e codici originali, è ancor oggi una vera città ecumenica: accogliendo migliaia di persone, è l'unica città ad aver assimilato Costantinopoli e la cultura orientale. Il titolo ecclesiastico onorifico di patriarcato, l'egemonia dei Dogi, dominatori dei mari e i conquistatori veneziani, costituiscono una parte importante della gloriosa storia, ovunque celebrata come un patrimonio unico e universale, tesoro inestimabile per l'umanità. Con  la sua splendida eredità storica e il riconoscimento del suo ruolo attuale di valore e prestigio in ogni settore della vita pubblica, Venezia è la città maggiormente si propone come modello di convivenza libera, pacifica, tranquilla e costruttiva fra culture diverse.

Nella Cattedrale di San Giorgio dei Greci con il "paradossale Campanile" e la bellezza dei canali, il "Ponte dei Greci" e l'incomparabile iconostasi, capolavoro del celebre artista Michele Damaskinos, con i due eccezionali mosaici della Resurrezione e della Trasfigurazione, è stato celebrata dopo la Divina Liturgia del primo gennaio, la Grande Dossologia in ringraziamento, rito non solo di gratitudine, ma anche preghiera per la pace. Sua Eminenza il Metropolita Gennadios ha parlato così all'assemblea di fedeli radunata nella storica stanza del trono della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e Malta per taglio della Vasilopita:  “I dialoghi teologici progrediscono  quando l'amore, l'umiltà e il rispetto prevalgono nel cuore della gente. Oggi, il dialogo non procede come dovrebbe, perché non viene svolto il lavoro giusto: la responsabilità davanti a Dio delle persone incaricate è grande. La Chiesa non giudica né condanna, ma ama e salva. Basilio il Grande come pastore, guida e maestro nella vita della Chiesa. Questo fece il Fondatore della nostra fede, il quale divenne uomo per innalzare al cielo l'uomo. Venne per i peccatori, ma vuole che tutti si salvino. Questa è la nostra Ortodossia, è l'unica per la salvezza, ma salva tutti! Cessino conflitto e critica, non occupiamoci di errori e cose del genere. Dio è grande e illuminerà, insegnerà, guiderà su un'unica via divina affinché tutti siano uno”.

I tradizionali canti natalizi (Ta kàlanta), accompagnati da caffè e dolci, hanno concluso questa splendida festa per il nuovo anno, celebrata in un'atmosfera solenne. Erano presenti il Direttore dell'Istituto prof. Ploumidis il Presidente della Comunità Storica degli ortodossi greci di Venezia, la signora Konstantina Balafouti, professori, maestri, pellegrini e amici della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e Malta.

La Divina Liturgia è stata celebrata dal Vicario Generale, l'archimandrita del Trono Ecumenico p. Evangelos Yfantidis e dal protopresbitero Nicola Madaro, mentre dal coro si distingueva p. Anatolios Bitkas con la sua melodiosissima voce e l'ottimo signor George Pilidis, maestro della Comunità e cantore della Cattedrale.

©    www.ortodossia.it    4.1.2015