Disposizioni della Chiesa ortodossa copta sui monasteri

tawadros 2 liturgyIL CAIRO, 1. Il sinodo dei vescovi della Chiesa ortodossa copta, riunitosi giorni fa nella capitale egiziana sotto la presidenza del patriarca Tawadros II, ha deliberato e pubblicato — riferisce l’agenzia Fides — alcune disposizioni disciplinari che d’ora in poi renderanno più stretto il controllo dell’episcopato sulla vita dei monasteri copti, maschili e femminili.
Tra le nuove regole destinate a entrare in vigore c’è quella che vincola i superiori dei monasteri a segnalare per lettera al patriarca i nomi dei nuovi candidati alla vita religiosa, per ricevere l’a p p ro v a zione. Anche l’istituzione di nuove fondazioni e case monastiche sarà sottoposta alla previa autorizzazione del patriarca o del vescovo a capo della diocesi interessata. Fra le raccomandazioni emerse nell’assemblea sinodale c’è anche quella di incoraggiare le coppie di fidanzati a seguire corsi di preparazione spirituale prima del matrimonio e quella di sostenere la diffusione a livello capillare dei comitati locali della «Casa della famiglia egiziana», l’organismo di collegamento interreligioso, creato anni fa dal gran imam di AlAzhar e dal patriarca copto-ortodosso e rivitalizzato negli ultimi tempi come strumento per prevenire e mitigare le contrapposizioni settarie, in un momento in cui il riesplodere del fondamentalismo sembrava mettere a rischio la stessa unità nazionale. Le disposizioni sulla vita monastica arrivano dopo una serie di frizioni registrate di recente tra la gerarchia episcopale e alcune comunità, come quella del monastero di San Macario, nella zona di Wadi al-Rayan.

© Osservatore Romano - 1-2 giugno 2015