Vaticano (4) I rapporti tra la Santa Sede e gli Emirati Arabi Uniti, una storia lunga 34 anni... e tre lettere (a cura Redazione "Il sismografo")

Foto Vaticano. 15 settembre 2018. Sceicco principe Mohammed Bin Zayed al Nahyan e Papa Francesco(LB-RC) La Visita, importante e significativa, e al tempo stesso inattesa e non prevedibile, di Papa Francesco agli Emirati Arabi Uniti è la fine di un lungo percorso incominciato con Papa s. Giovanni Paolo II e le sue famose tre lettere. Prima dello stabilimento dei rapporti diplomatici bilaterali al più alto livello tra gli EAU e la Sede Apostolica, nel maggio 2007, Papa Wojtyla scrisse tre lettere allo Sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan (Ayn, 6 maggio 1918 – Abu Dhabi, 2 novembre 2004), Emiro di Abu Dhabi dal 1955 al 2004 e Presidente fondatore degli Emirati Arabi Uniti (1971 al 2004). Si tratta di lettere incentrate sulla pace, la tolleranza e il dialogo interreligioso.
La prima di queste lettere porta la data del 27 gennaio 1985. La seconda è datata il 1° novembre 1989 e infine la terza il 30 gennaio 1994. Tutte e tre le lettere ebbero una puntuale, affettuosa e intelligente risposta da parte dello Sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan.
Comunicato vaticano del 31 maggio 2007
La Santa Sede e gli Emirati Arabi Uniti, desiderosi di promuovere rapporti di mutua amicizia e di sviluppare la cooperazione internazionale, hanno deciso di comune accordo di stabilire tra di loro relazioni diplomatiche, a livello di Nunziatura Apostolica da parte della Santa Sede e di Ambasciata da parte degli Emirati Arabi Uniti, secondo quanto stabilito della Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche del 18 aprile 1961.
In un Comunicato congiunto, reso pubblico questa mattina, si rende noto che l'Accordo è stato firmato dall'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, in rappresentanza della Santa Sede e dal Signor Abdulaziz Nasser Al-Shamsi, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario e Rappresentante Permanente degli Emirati Arabi Uniti presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, in rappresentanza del governo degli Emirati Arabi Uniti.
Una Nota allegata al Comunicato precisa che: "Gli Emirati Arabi Uniti sono una Federazione di sette Emirati indipendenti (Abu Dhabi, Ajman, Dubai, Al-Fujayrah, Ras al-Khaimah, Sharjah e Umm al-Qaiwain), situati lungo la costa centro-orientale della penisola arabica. La Capitale è Abu Dhabi. Su una superficie di 83.600 chilometri quadrati vive una popolazione di più di 4 milioni di abitanti con un'altissima percentuale (più del 70%) di lavoratori stranieri provenienti da altri Paesi del Medio Oriente, dal Pakistan, dall'India, dalle Filippine e dal Bangladesh".
"Alla Presidenza della Federazione degli Emirati Arabi Uniti, proclamata il 2 dicembre 1971, venne nominato lo Sceicco Zayed Bin Sultan Al-Nahyan, sotto la cui guida il Paese ha conosciuto un significativo sviluppo. Alla morte dello Sceicco, il 2 novembre 2004, gli successe il figlio, lo Sceicco Khalifa bin Zayed Al-Nahyan, che è l’attuale Presidente. In base alla Costituzione del 1971, il Presidente della Federazione viene eletto dal Consiglio supremo, il massimo organo del Governo federale, composto dai Sovrani ereditari dei sette Stati membri. Dal 5 gennaio 2006, il Vice Presidente e Primo Ministro del Paese è lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Emiro di Dubai. Il Paese ha un elevato reddito pro capite dovuto alle risorse petrolifere e di gas naturale, che fanno degli Emirati Arabi Uniti uno dei maggiori produttori dell'OPEC. Un’intensa attività economica si registra anche negli ambiti dell’edilizia, delle comunicazioni e del turismo."
"La religione della quasi totalità dei cittadini degli Emirati Arabi Uniti è l'Islam, che è anche la religione ufficiale dello Stato. Nella Costituzione viene affermata la libertà religiosa e i cristiani possono svolgere le attività religiose pubbliche nelle chiese e nei complessi parrocchiali".
"Ecclesiasticamente, gli Emirati Arabi Uniti fanno parte del Vicariato Apostolico di Arabia, con sede ad Abu Dhabi, affidato al Vescovo Paul Hinder, O.F.M.Cap. Secondo stime attendibili, sarebbero presenti più di un milione di cristiani, in maggioranza cattolici, appartenenti a più di cento nazionalità diverse, che contribuiscono al benessere sociale del Paese. Le chiese del Paese sono sette e in esse si celebra la Messa in diversi riti e lingue. Si è in attesa di ottenere dalle Autorità del Paese, che intrattengono rapporti cordiali con la Chiesa cattolica, l'autorizzazione per la costruzione di nuovi edifici di culto. Diverse Congregazioni religiose prestano la loro opera educativa in sette scuole".
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(3) Fonti varie