Gabriella Ceraso - Città del Vaticano
Il messaggio del Papa in spagnolo - letto dal cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani - saluta i partecipanti all'XI Assemblea del Consiglio mondiale delle Chiese incentrata prevalentemente sulla cura del creato. Sono i rappresentanti delle comunioni cristiane riuniti a Karlsruhe, per un appuntamento che Francesco si augura possa sul fronte pastorale "approfondire e rafforzare i legami di comunione tra le Chiese e le organizzazioni ecumeniche presenti".
Il Pontefice sottolinea che in un mondo afflitto da ingiustizie, conflitti e divisioni anche tra i cristiani, il tema dell'incontro, “L'amore di Cristo muove il mondo verso la riconciliazione e l'unità", è un invito urgente rivolto a tutti i cristiani a lavorare insieme a una maggiore "vicinanza e unità" "tra le Chiese, le religioni, le culture, i popoli, le nazioni e l'intera famiglia umana, e a promuovere la riconciliazione in tutto il mondo".
Fedeli a Cristo non alla mondanità
"Facciamolo mossi dal Vangelo", chiede Francesco, è "Lui la nostra riconciliazione", il nostro compito come cristiani è, con lo strumento visibile dell'unità che è la Chiesa, portare a compimento questa riconciliazione. Saremo convincenti - aggiunge - solo se "siamo fedeli al Signore", non quando adattiamo il messaggio del Vangelo ai modi di pensare mondani. La comunità cristiana, infatti, sottolinea "non cresce per proselitismo, ma solo per attrazione".
Ecumenismo e missione
Per annunciare la riconciliazione occorre però essere riconciliati tra noi, già questa Assemblea lo riflette. Per questo il Papa nel messaggio rivolto ai partecipanti chiede uno sforzo ancora maggiore, una più intensa collaborazione per raggiungere una "comunione più piena e visibile": sarà credibile la missione della Chiesa proprio a partire dalla riconciliazione dei cristiani. Ecumenismo e missione si appartengono e si intersecano.
Più comunione dunque per la credibilità dell'annuncio evangelico e più unità per dare speranza e conforto all'umanità: la preghiera conclusiva di Francesco è un'invocazione alla forza e alla luce dello Spirito Santo, affinché l'Assemblea possa avvicinare il mondo alla riconciliazione e all'unità.