A Betlemme un nuovo seme di pace e cura del Creato

betlemme semeInclusione, educazione, tutela della biodiversità. Nella Terra di Gesù, due giovani cooperanti danno vita ad un Circolo Laudato si’ e insieme ai salesiani di Cremisan e al VIS si impegnano a diffondere una cultura ecologica. Veronica: l’unione tra fedi diverse può fare la differenza e trasformare questo luogo in un’oasi di pace e salvaguardia ambientale
 

Cecilia Seppia – Città del Vaticano

“Oggi è tempo di missione ed è tempo di coraggio! Coraggio di rafforzare i passi vacillanti, di riprendere il gusto dello spendersi per il Vangelo. È tempo di coraggio, anche se avere coraggio non significa avere garanzia di successo. Ci è richiesto il coraggio per lottare, non necessariamente per vincere; per annunciare, non necessariamente per convertire. Ci è richiesto il coraggio per essere alternativi, senza però mai diventare polemici o aggressivi”. Sono parole che Papa Francesco pronunciava all’Angelus del 23 ottobre 2016 e che Veronica Coraddu ha fatto sue fin da giovanissima, quando all’età di 19 anni lascia la sua amata Sardegna per trasferirsi a Roma e iniziare un percorso di missione e cooperazione. Insieme al suo futuro marito, Fabio Palumbo, cooperante del VIS – Volontariato internazionale per lo Sviluppo – comincia a girare il mondo, l’Africa soprattutto: dal Malawi, alla Tanzania al Sud Sudan, fino ad approdare in Palestina, a Betlemme, dove ha dato vita con altri animatori al primo Circolo Laudato si’ in Terra Santa. 35 anni, mamma di 2 bimbi, durante la pandemia ha deciso anche di prendersi una laurea in Lingue e Culture per la mediazione linguistica, iniziando a frequentare corsi on line. A questa giovane donna il coraggio non manca di certo, così come la passione per le tematiche ambientali, perciò ha deciso di buttarsi a capofitto in questa nuova sfida. “La Terra Santa è bellissima - racconta Veronica - trasuda storia ad ogni angolo ma manca di aree verdi e non c’è molto rispetto per l’ambiente che è il primo dei beni comuni; spesso lungo le strade si incontrano cumuli di spazzatura, la gente getta rifiuti dalle auto in corsa; manca una cultura ecologica, per questo noi vogliamo impegnarci a diffondere il messaggio di Papa Francesco, invitando i cristiani cattolici e ortodossi, i fratelli musulmani, e chiunque abbia desiderio a cooperare per difendere la Casa che Dio ci ha dato”.

segue