Special Pan-Orthodox Council Wall

Una conferenza straordinaria prima del concilio panortodosso

Mosca 4 big

di GIOVANNI ZAVATTA

Una conferenza straordinaria, da convocare entro e non oltre il 10 giugno, che affronti la situazione attuale esaminando le modifiche ai documenti del prossimo grande concilio presentate dalle Chiese ortodosse, con l’obiettivo di elaborare proposte concordate: a sollecitarla è il patriarcato di Mosca in un lungo comunicato diffuso venerdì 3 al termine della riunione del sinodo della Chiesa ortodossa russa, dedicato in gran parte alle difficoltà sopraggiunte nella preparazione del grande concilio panortodosso in programma questo mese nell’isola greca di Creta.
Il patriarcato di Mosca, in particolare, chiede che vengano prese in considerazione le sue proposte di modifica ai documenti intitolati «Le relazioni della Chiesa ortodossa con il resto del mondo cristiano» e «La missione della Chiesa ortodossa nel mondo attuale», formulate sulla base dei giudizi espressi da vescovi, clero, monaci e laici. Va inoltre tenuto conto — si sottolinea nella nota — delle correzioni presentate in ordine sparso dalle Chiese ortodosse di Georgia, Serbia, Bulgaria e Grecia, nonché dal Sacro Kinot, organismo di rappresentanza del Monte Athos. Suggerimenti che «hanno bisogno di essere attentamente esaminati, in modo da trovare un generale consenso», anche e soprattutto perché, in virtù delle disposizioni approvate dalla sinassi dei primati svoltasi a Istanbul nel marzo 2014, «le decisioni del concilio panortodosso possono essere prese solo sulla base del consenso, vale a dire con il voto unanime di tutte le Chiese ortodosse autocefale universalmente riconosciute». E la mancata partecipazione di almeno una di esse costituirebbe «un ostacolo insormontabile per lo svolgimento del grande concilio». La minaccia della Chiesa ortodossa bulgara di non partecipare all’evento di Creta, se non verranno chiariti alcuni punti all’ordine del giorno, i dubbi espressi dal patriarcato di Antiochia — ai quali si aggiunge la mancata soluzione del problema della giurisdizione sul Qatar che l’ha spinto alla rottura della comunione eucaristica con il patriarcato di Gerusalemme — e ancora la mancanza di unanimità sul documento «Il sacramento del matrimonio e gli impedimenti a esso», sono tutti motivi, come spiegano gli ortodossi russi, che spingono a trovare con urgenza una via d’uscita. Quest’ultima potrebbe essere appunto rappresentata da una conferenza pre-conciliare dove trovare l’unanimità necessaria sullo svolgimento del concilio panortodosso alla data indicata. Il sinodo chiede al patriarca di Mosca, Cirillo, di affrontare subito la questione con il patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo, e con i primati delle Chiese ortodosse lo cali.

© Osservatore Romano - 5 giugno 2016