Contro il razzismo di ieri e di oggi · Documento dell’episcopato statunitense ·

usa migrazioni5ef4059ac8862dddac64e24eb372b5da 1«L’intero corpo dei vescovi ha sentito il bisogno di affrontare il tema del razzismo, ancora una volta, dopo aver assistito al deterioramento del discorso pubblico, e a episodi di violenza e tensione con

sfumature razziali e xenofobe, riemersi nella società americana negli ultimi anni. Le lettere pastorali di tutto l’episcopato sono rare, poche e distanti fra loro. Ma nei momenti chiave della storia i vescovi si sono riuniti per pronunciamenti importanti, prestando attenzione a una questione particolare e con l’intenzione di offrire una risposta cristiana, piena di speranza, ai problemi del nostro tempo. Questo è uno di quei momenti». Il vescovo di Houma-Thibodaux, Shelton Joseph Fabre, presidente del comitato ad hoc dei vescovi statunitensi contro il razzismo nonché della sottocommissione per gli affari afroamericani, spiega con queste parole i motivi che hanno portato alla pubblicazione del documento intitolato Open wide our hearts: the enduring call to love. A pastoral letter against racism, diffusa dalla Conferenza episcopale statunitense al termine della recente assemblea plenaria.

Avviato nell’agosto 2017, il comitato ad hoc contro il razzismo affronta questo fenomeno nella società e nella Chiesa, indicando l’urgente necessità del dialogo e del confronto per trovare comuni soluzioni. In questa lettera, spiega ancora monsignor Fabre, «si ricorda che siamo tutti fratelli e sorelle, tutti ugualmente fatti a immagine di Dio. Il razzismo è soprattutto un problema morale e teologico, che si manifesta istituzionalmente e sistematicamente. Solo una profonda conversione individuale del cuore, moltiplicandosi, condurrà a cambiamenti e riforme nelle nostre istituzioni e società. È imperativo affrontare le cause profonde del razzismo e l’ingiustizia che produce. L’amore di Dio ci lega insieme e questo stesso amore dovrebbe traboccare nelle nostre relazioni con tutte le persone. Le conversioni necessarie per superare il razzismo richiedono un incontro profondo con il Dio vivente nella persona di Cristo che può guarire ogni divisione».

©  © Osservatore Romano   24.11.2018