LA STRANA ALLEANZA TRA TRONO E ALTARE

chiesa-e-imperoIl libro di Giovanni Codevilla, Chiesa e Impero in Russia.
Dalla Rus’ di Kiev alla Federazione Russa, pubblicato a novembre del 2011 dalla Jaca Book, è molto di più di una storia aggiornata della Russia e delle sue vicende politico-religiose. L’autore, docente di Diritto Ecclesiastico comparato all’Università di Trieste, ha infuso in esso tutta una vita di studi e di analisi arricchiti da una grande esperienza e una conoscenza non solo teorica del mondo russo; per anni Codevilla ha studiato la giurisdizione di quell’universo titanico e grottesco che era l’Unione Sovietica, un impero multinazionale che è rimasto un caso unico nella storia mondiale, un paese improbabile che riuscì per un secolo a condizionare la storia di tutti gli altri popoli. L’URSS realizzava i sogni e le utopie di intere generazioni di filosofi e rivoluzionari europei, che mai avrebbero pensato a quel paese come l’esito terminale delle loro previsioni, e allo stesso tempo incarnava le mille sfaccettature dell’anima russa, che pure non era certo predisposta a incarnarsi nel regno dell’ateismo militante e della guerra a oltranza con il resto del globo.
La Russia infatti è un paese dalla religiosità spontanea e prorompente, “un rapporto armonico tra verità e bellezza, che è la premessa per dar vita nel governo delle cose umane a una concordia tra il temporale e lo spirituale”, come osserva l’autore (p. 3). Nell’ampia e documentatissima opera di Codevilla (quasi 700 pagine), questa considerazione viene mostrata nelle modalità successive della storia russa dalle sue origini millenarie fino ai giorni nostri, in bilico tra la sinfonia bizantina e il cesaropapismo occidentale, nei tentativi falliti dell’antica Rus’ spianata dai cavalieri tartari, negli scismi, nelle rivolte e nei tanti conflitti, ma anche nelle grandiose opportunità storiche che la “Santa Russia” ha vissuto con la Moscovia medievale di Ivan il Terribile, l’Impero del Nord di Pietro il Grande, il trionfo contro Napoleone che fece della Russia la maggiore potenza europea dell’Ottocento. La seconda parte del testo è dedicata al XX secolo dell’era sovietica, con le sue tremende persecuzioni della religione, descritte senza efasi o animosità ideologica, ma nella concretezza dei dati e degli effetti da esse provocati, per poi tentare una prima analisi complessiva della nuova Russia post-comunista, che in vent’anni ha già saputo ripresentare le grandi contraddizioni, ma anche le potenzialità di un paese destinato a mostrare a tutti come tentare di conciliare gli opposti, prima ancora di mescolare i diversi.
Proprio questa capacità di legare le diverse epoche, ricercando in esse le componenti strutturali, giuridiche, ma anche umane e spirituali, per poi proiettare luci preziose sul presente, rende il libro di Codevilla particolarmente utile e interessante anche per chi sia digiuno di frequentazioni slavofile o eurasiatiche. Come opportunamente sottolinea nella sua prefazione Sante Graciotti, padre della slavistica italiana, “la comparsa di questa opera si impone all’attenzione del lettore per la vastità delle competenze e la novità dell’impostazione critica con cui lo studioso opera su un fenomeno del passato e del presente che ha un’importanza capitale per la vita del nostro continente”.


Stefano Caprio