Newsletter Maggio 2014
Cari amici,
Il mese di maggio appena iniziato ispira ad ogni cristiano un sentimento di particolare affezione e vicinanza a Maria Vergine e Madre. E’ ancora viva nei nostri cuori l’immagine di Maria afflitta ai piedi della Croce di suo Figlio, immagine viva come lo è stata nel momento dell’Annunciazione e nel Tempo di Natale e poi lo sarà, nel racconto del Vangelo, “ispiratrice” del primo miracolo di Gesù a Cana e fino al giorno della Pentecoste, presente nel Cenacolo insieme agli Apostoli.
Questa presenza silenziosa ma attiva è sempre stata per tutti i cristiani motivo di speciale devozione. Con il sostegno delle definizioni dogmatiche, ma anche al di là di esse, ogni cristiano sa che rivolgersi a Maria nella preghiera è chiedere l’intercessione di suo Figlio, quasi percorrere spiritualmente una speciale via, semplice ma sicura, per affrontare i giorni della vita terrena piena di dubbi ostacoli ma sempre guardando “verso l’alto”.
Fin dai primi secoli la diffusione della Buona Novella (Vita, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo) e la possibilità per noi di essere, per così dire, associati a questo Evento unico nella storia, si è dimostrato un fatto alla portata della ragione umana, proprio per questo esigendo le testimonianze, lo studio dei fatti e dei documenti, in modo che il popolo potesse facilmente orientarsi ed essere sostenuto da vere certezze. Non è un caso che proprio la Divina maternità di Maria sia stata oggetto del Concilio di Efeso del 431, che l’ha appunto definita, e soprattutto confermata, “Madre di Dio” (Theotokos).
D’altra parte la figura di Maria è sempre stata considerata quella di una creatura del tutto eccezionale, unica, sempre Vergine (prima, durante e dopo il parto divino), ciò che l’iconografia concordemente rappresenta con le “tre stelle” sul manto, una sulla fronte, le altre due sulle spalle.
Tracce antichissime delal divina maternità di Maria sono rilevate nell'inno "Sub Tuum Praesidium". E’ la più antica preghiera mariana che si conosca. E’ stato ritrovato, recentemente, il testo greco di questa bella preghiera in un papiro antico, il n. 470 della collezione John Ryland Library, pubblicato nel 1938 da C.H. Roberts, protestante, a Cambridge.
Il testo mutilo del papiro è stato completato in modo vario. Molta discussa la datazione. Secondo il Roberts, risalirebbe al secolo IV. Anche per lo Stegmuller non sarebbe anteriore alla fine del secolo IV. Secondo il Lobel invece, collega del Roberts e coeditore dei papiri di Ossirinco, in base a ragioni paleografiche, risale a non più tardi del secolo III. Per la semplicità e la spontaneità di sentimento che contiene, la formula del “Sub tuum praesidium” scritta sul papiro è evidentemente ispirata dai testi biblici e impiega sicuramente espressioni caratteristiche del greco dei LXX. (cfr. Tommaso Cuciniello in "Estratto da un seminario di Mariologia Napoli – Pontificia Facoltà Teologica sez. “S. Luigi” Ottobre 1975" e vd: Filia Ecclesiae, qui)
Anche se le differenze dogmatiche tra Oriente e Occidente nel definire gli attributi mariani esistono, certamente tali differenze non sono decisive, non fanno velo, all’unanime considerazione delle sue qualità: non è un caso che gli ultimi “dogmi mariani” (“Immacolata Concezione” da Pio IX e “Assunzione in cielo in corpo e anima” da Pio XII 1950) siano stati proclamati in un certo senso a furor di popolo, in pratica riconoscendo e definendo per vero ciò che la fede cristiana porta semplicemente a credere da sempre.
Nell’Ortodossia il passaggio alla vita in Paradiso non viene definito “Assunzione al Cielo”, ma “Dormizione”, che dà il titolo ad una ben definita rappresentazione iconografica.
Anche per quanto riguarda le preghiere mariane, vi sono differenze tra oriente e occidente: mentre qui sono diffusissime alcune preghiere (Ave Maria, Salve Regina, il Rosario, ecc.) a Oriente la Tradizione si richiama agli inni poetici antichi, il più noto dei quali è l’Akatistos.
A pochi giorni dallo storico evento della Canonizzazione dei due Papi, San Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, ci piace riportare il pensiero che sul primo ha espresso Il Metropolita Gennadios Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta :
“Riguardo la grandiosa e generosa figura di Papa Giovanni XXIII possiamo dire che, grazie alla sua ricchissima esperienza come Rappresentante del Vaticano in Grecia, Bulgaria e Turchia, fu un validissimo ponte tra Occidente ed Oriente.
Il Papa del Concilio Vaticano II, con il suo straordinario contributo, ha indicato alla Chiesa Cattolica Romana la strada da percorrere, per realizzare la volontà di Dio “che tutti siano una cosa sola”.
Ιl Papa era buono, dolce, colmo di sentimenti di amore e di paternità. Il popolo e i fedeli così l’hanno percepito e l’hanno chiamato. Era una grande personalità spirituale, sorridente, pieno di serenità e pace. Il suo soggiorno è stato caratterizzato dalla sua viva familiarità innocente e ha potuto aprire i cuori e amarsi gli uni e gli altri. Possiamo dire che è il Patrono della Chiesa Cattolica Romana verso l’unità dei Cristiani sia per il presente che per il futuro.
Indimenticabili sono le parole del Patriarca Ecumenico Atenagora, il fortissimo Ponte tra Oriente e Occidente, per Giovanni XXIII: “Venne un uomo, mandato da Dio, il cui nome era Giovanni”. Tutti questi sono elementi che giustificano la venerazione e l’onore della sua canonizzazione da parte della Chiesa Cattolica Romana”.
lo staff di
Il card. Parolin: il Papa in Terra Santa stimolo di pace per il Medio Oriente“Apritevi ancor di più alla condivisione con la gente delle vostre parrocchie, dei poveri soprattutto”. Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, nell’omelia di questa mattina per l’assemblea dell’Azione Cattolica che si sta svolgendo a Roma. Domani, i delegati incontreranno il Papa. Il porporato ha detto anche che la presenza del Papa in Terra Santa "sarà certamente uno stimolo e un richiamo alla pace”.Leggi tutto |
Agostino modello di dialogoIl cardinale Tauran inviato speciale del Papa in Algeria«Provvidenzialmente chiamati a vivere in un Paese a maggioranza musulmana, il Papa vi invita a non trascurare il dialogo interreligioso, poiché non mancano, da una parte e dall’altra, segnali di benevolenza e di amicizia». È la consegna che il cardinale Jean-Louis Tauran ha affidato ai fedeli cattolici di Annaba, in Algeria, dove venerdì 2 maggio ha presieduto come inviato speciale del Pontefice il rito della consacrazione del santuario di sant’Agostino d’Ippona recentemente restaurato. Nel centenario della sua elevazione a basilica, il tempio è stato infatti sottoposto a lavori di ristrutturazione, grazie anche al contributo della comunità musulmana e delle autorità locali. Leggi tutto |
Il card. Tauran in Algeria: Papa Francesco incoraggia cristiani e musulmani al dialogoIl cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, è in questi giorni in visita in Algeria come inviato speciale del Papa per le celebrazioni dei 100 anni della Basilica di Sant’Agostino ad Annaba. Al porporato Papa Francesco ha affidato un suo messaggio nel quale incoraggia il dialogo tra cristiani e musulmani e ringrazia le autorità algerine per aver contribuito ai recenti restauri della Basilica. Al microfono di Tiziana Campisi, il cardinale Tauran spiega come, in questo centenario, l’Algeria continui a riscoprire la Chiesa cattolica nella sua storia:Leggi tutto |
L'Arcivescovo armeno cattolico Marayati: Aleppo di nuovo nella morsa della guerraAleppo (Agenzia Fides) – Negli ultimi giorni si intensificano gli attentati, le incursioni dei ribelli e le operazioni di rappresaglia militare nella metropoli siriana di Aleppo. Una escalation che nella giornata di domenica 27 aprile ha sconvolto di nuovo anche i quartieri centrali e la stessa Città vecchia, dove i ribelli tentano di avanzare. Lo conferma all'Agenzia Fides l'Arcivescovo armeno cattolico Boutros Marayati: “L'esplosione più grande” riferisce il Metropolita Marayati “ha coinvolto la sede governativa locale della Camera di commercio, che un tempo era uno dei centri propulsori del dinamismo economico aleppino. Leggi tutto |
Iraq, Sako: "tra 10 anni nel nostro Paese ci saranno solo poche migliaia di cristiani"La comunità cristiana di Baghdad contava 600mila fedeli, ora ne sono rimasti solo 400mila in tutto il Paese. Il Patriarca caldeo, Sako I: "I cristiani sono coloro che soffrono di più la recrudescenza della violenza in tutto l'Iraq".Leggi tutto |
Sant'Egidio. Convegno “Da Giovanni XXIII a Francesco: ebrei e cristiani in dialogo”“Da Giovanni XXIII a Francesco: ebrei e cristiani in dialogo”, il tema del Convegno in corso oggi a Roma. Tra i relatori gli storici Andrea Riccardi e Marco Roncalli, i cardinali Walter Kasper e Kurt Koch, i rabbini Riccardo Di Segni, David Rosen ed Abraham Skorka, il direttore generale del Gran Rabbinato d’Israele Oder Wiener. Un incontro che si svolge all’indomani delle Canonizzazioni di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, “due uomini coraggiosi” – ha sottolineato Papa Francesco – che “hanno conosciuto le tragedie del XX secolo ma non ne sono stati sopraffatti”. Roberta Gisotti ha intervistato Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, promotore del Convegno:leggi tutto |
San Giovanni XXIII celebrato anche in Turchia«Angelo Roncalli amava questo Paese. Fu Delegato apostolico in Turchia dal 1935 al 1944 e la sua frase "io amo i turchi" è rimasta scolpita nella memoria storica del popolo turco». Lo ricorda il padre domenicano Giuseppe Gandolfo, OP, spiegando all'Agenzia Fides le ragioni che motivano la ricca serie di iniziative e eventi in programma a Istanbul in occasione della canonizzazione di Giovanni XXIII. Leggi tutto |
Address By His All-Holiness Ecumenical Patriarch Bartholomew At The Old Catholic Cathedral in the Netherlands(April 24, 2014)Your Eminences, Your Excellencies, Dear brothers and sisters, Christ is Risen! Orthodox Christians experience the Lord’s Resurrection as the crowning event of the divine economy, as the ultimate revelation of the eschatological glory intended for humankind and creation in its entirety. Easter constitutes “an explosion of joy,” as the late Father Dimitru Staniloae once described it, the indescribable joy for the triumph of life over death. The light of Christ’s Resurrection illumines all aspects of life, infusing as it does the Orthodox faith and spirituality, divine worship, ministry, the daily life of the faithful people, the whole of Church life, and the entire creation. “Now all things are filled with light: heaven and earth, and the nethermost regions. So let all creation celebrate the Resurrection of Christ, whereby it is established.” Read more |
Митрополит Иларион встретился с группой паломников во главе с кардиналом Крещенцио Сепе, архиепископом Неаполитанским23 апреля 2014 года в конференц-зале гостиницы «Даниловская» прошла встреча председателя Отдела внешних церковных связей митрополита Волоколамского Илариона с кардиналом Крещенцио Сепе, архиепископом Неаполитанским, и группой клириков и мирян епархии Неаполя, совершающих паломническую поездку по православным святыням Москвы и Санкт-Петербурга. Read more |
Metropolitan Hilarion meets with a group of pilgrims led by Cardinal Crescenzio SepeOn April 23, 2014, Metropolitan Hilarion, head of the Department for External Church Relations, met with Cardinal Crescenzio Sepe, Archbishop of Naples, and a group of clergy and laity of the diocese of Naples, who are on a pilgrimage to shrines in Moscow and St. Petersburg. The meeting took place at the conference hall of Danilovskaya Hotel. The pilgrims were accompanied by Prof. Adriano Roccucci, general secretary of the Community of St. Egidio, and Archpriest Igor Vyzhanov, rector of St. Andrew’s in Naples. Read more |
Egypt dig may have unearthed earliest image of JesusCurly-haired young man on wall of 6th-century early Christian tomb could have been Christ, postulate Spanish Egyptologistsread more |
Beatificazione di padre Girotti morto nel lager di DachauAll’udienza generale Papa Francesco ha ricordato che sabato prossimo, ad Alba, in Piemonte, verrà proclamato Beato Giuseppe Girotti, sacerdote dell’Ordine dei Frati Predicatori, "ucciso in odium fidei nel lager nazista di Dachau. La sua eroica testimonianza cristiana e il suo martirio - ha detto - possano suscitare in molti il desiderio di aderire sempre più a Gesù e al Vangelo”.Leggi tutto |
La Pasqua di Papa FrancescoC’è sempre la Siria tra le più grandi preoccupazioni di Papa Francesco. Anche nel consueto messaggio rivolto, nella domenica di Pasqua, alla città e al mondo, la supplica particolare rivolta al Signore è stata proprio per il martoriato popolo siriano. Pur senza dimenticare gli altri drammi che sconvolgono l’umanità di questo secolo, compreso quello che vivono le popolazioni africane alle prese con la devastante epidemia di ebola. Il Papa — conclusa la messa celebrata sul sagrato della basilica vaticana — si è affacciato alla Loggia della Benedizione alle 12 in punto. Accanto a lui erano il cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran, e il cardinale Beniamino Stella. Il suo messaggio è stato accolto in un silenzio surreale viste le decine di migliaia di fedeli che debordavano da piazza San Pietro sino a distendersi lungo tutta via della Conciliazione.Leggi tutto |
Alla società serve la forza della fedeLISBONA, 22. Un invito a portare la forza della propria fede nelle situazioni drammatiche della società di oggi, in particolare nel servizio ai poveri: lo ha rivolto, ai cattolici portoghesi, il patriarca di Lisbona e presidente della Conferenza episcopale, Manuel José Macário do Nascimento Clemente, durante la messa per la Pasqua di Risurrezione celebrata domenica in cattedrale. Il patriarca di Lisbona, nel ricordare ai fedeli come nella società odierna non manchino drammi personali, tragedie che coinvolgono interi popoli, rischi di nuove guerre e la piaga dei cristiani perseguitati, ha sottolineato la vicinanza di Gesù risorto a ogni persona: «Abbiamo bussato alla porta del cielo, che non sempre appare spalancata come la pietra rimossa dal sepolcro, ma in realtà è lui che bussa alla porta del nostro cuore». Infine, Macário do Nascimento Clemente ha auspicato che la comunione di fede possa estendersi a persone “illuminate” in grado di “i l l u m i n a re ” il mondo: sono all’interno delle famiglie, nelle comunità, tra i giovani come fra gli anziani.© Osservatore Romano - 22-3 aprile 2014 |
È nella parola l’ancora di salvezzaDAMASCO, 22. «La salvezza della Siria sta nella logica della parola e del dialogo, in grado di preservare la sovranità e l’unità del suo territorio. L’ancora della sua salvezza sta in una parola di riconciliazione e di giustizia di fronte alla logica della violenza, dell’estremismo, dell’anatema e del terrorismo». Nel suo messaggio per la Pasqua, non poteva non parlare della situazione siriana Giovanni XYazigi, patriarca grecoortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente, il quale ha auspicato «uno Stato civile che integri tutti in seno alla patria», il diritto di vivere nella sicurezza, il diritto («dovere per la comunità internazionale») di prosciugare le fonti delle armi che «hanno provocato lo spostamento forzato dei nostri bambini dalle città e dai villaggi». Leggi tutto |
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