Newsletter Novembre 2014
Cari amici,
innanzitutto ci scusiamo per il ritardo nell’invio di questa Newsletter di Novembre; siamo tuttavia certi che avete continuato a “navigare” nel nostro sito che viene giorno per giorno implementato e arricchito con le notizie e i documenti più interessanti.
Dobbiamo ricordare che il mese di Novembre si è aperto con la doppia ricorrenza della Festa di Ognissanti (il giorno 1) e della Commemorazione dei Defunti (il 2) giorni molto intensi di preghiere e di memorie, alquanto “disturbate”, nei nostri Paesi Occidentali dal sovrapporsi, specie tra i giovani e i ragazzi sempre avidi di distrazioni e divertimento, dall’evento “carnevalesco” e ormai consumistico di Halloween, nonostante le radici che per noi cristiani riguardano comunque la memoria dei Santi.
Qui notizie storico-culturali su Halloween:
http://www.gliscritti.it/approf/2007/saggi/lonardo140907.htm
Per quanto riguarda i popoli a noi cari dell’Oriente Cristiano, siamo tutti consapevoli, anche attraverso le cronache “laiche” internazionali, della situazione di difficoltà, guerre e persecuzioni nelle quali molti si trovano: Palestina e Israele, Libano, Iran, Iraq, Egitto, Ucraina, Russia (e tutte le varie “minoranze” in essi presenti), per non parlare degli altri Paesi a maggioranza islamica che si affacciano sul Mediterraneo, tra tutti la Libia dalla quale (come origine o transito) giungono sulle coste italiane tante migliaia di profughi.
Di fronte a questa situazione attuale, sono di grande conforto le notizie di comportamenti fermi e spesso eroici nella fede, di cristiani e dei loro pastori che non abbandono le loro terre e la loro fede cristiana. Nella preghiera che ci unisce a loro e nella testimonianza di quanti li sostengono anche materialmente e li confortano spiritualmente rimane viva in tutti noi la speranza che presto tante sofferenze abbiano termine.
Nello stesso tempo si fanno più forti le spinte dell’opinione pubblica internazionale perché la politica e la diplomazia si dimostrino capaci di avviare a soluzione i problemi più urgenti mettendo termine alle violenze e prepotenze comunque mascherate o “motivate”, prima di tutte quelle coperte da motivi cosiddetti “religiosi”. Nonostante ”prudenze” e ipocrisie di tanti governi e gruppi di potere. A noi cristiani non può non venire al cuore e alla mente la parola di Gesù nel Vangelo, in particolare Le Beatitudini:
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s1c1a2_it.htm
http://www.cristianocattolico.it/catechesi/catechesi-omelie-udienze-documenti-del-santo-padre/udienza-generale-6-agosto-2014.html
Papa Francesco non perde occasione (Angelus domenicali, udienze del mercoledì, incontri con laici o ecclesiastici, ecc.) per invitare alla preghiera per chi soffre, per chi è oggetto di violenza, per i cristiani (e non) perseguitati di tutte le varie confessioni e per sostenere le opere di misericordia necessarie, sia individualmente che socialmente organizzate.
In modo particolarmente significativo ed articolato il Papa si è espresso nel suo documento per la celebrazione della XLVII (47^) Giornata Mondiale della Pace (1 gennaio 2014) “Fraternità, fondamento e via della pace”: come è proprio del suo stile, con parole semplici ha indicato fin dal principio il cuore del problema e la retta via per la soluzione, non a caso evidenziando la stretta relazione tra la fraternità (tra i popoli) e quella che s’impara (in famiglia) dal padre e dalla madre:
(…) la fraternità è una dimensione essenziale dell’uomo, il quale è un essere relazionale. La viva consapevolezza di questa relazionalità ci porta a vedere e trattare ogni persona come una vera sorella e un vero fratello; senza di essa diventa impossibile la costruzione di una società giusta, di una pace solida e duratura. E occorre subito ricordare che la fraternità si comincia ad imparare solitamente in seno alla famiglia, soprattutto grazie ai ruoli responsabili e complementari di tutti i suoi membri, in particolare del padre e della madre. La famiglia è la sorgente di ogni fraternità, e perciò è anche il fondamento e la via primaria della pace, poiché, per vocazione, dovrebbe contagiare il mondo con il suo amore (…).
Testo integrale del documento,
in Italiano http://www.cristianocattolico.it/catechesi/catechesi-del-santo-padre/per-una-pace-duratura-e-giusta.html
in altre 8 lingue, tra cui Arabo, Inglese, Russo http://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/peace/index.html.
Come sappiamo, anche grazie soprattutto alla Tradizione Cristiana che ci è cara e che ha dato forma alla nostra civiltà ed al modo di guardare e accogliere “i lontani”, ogni persona può crescere bene con un padre una madre, può imparare a fraternizzare e socializzare in famiglia, aprirsi al mondo senza pregiudizi ma con princìpi saldi: non è un caso che una sana educazione e un’antropologia valida siano basi umane che la fede cristiana valorizza e porta a fioritura sia in Occidente che in Oriente, perciò motivo di vera unità tra Cattolici e Ortodossi, ad di là delle distinzioni nazionali, storiche e teologiche.
Un cordiale saluto a tutti i nostri lettori
e grazie anticipato a chi vorrà liberamente contribuire alle nostre spese per questo sito
http://www.orientecristiano.it/struttura/sito-oriente-cristiano/donazioni-e-sostegno-sito.html
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ISRAEL-PALESTINE-ISLAM The Islamic State is coming to Israelby Uri AvneryThe controversy over the and anti-Arab policies is pushing many young Muslims around the world to embrace Isis and its "religious" war against Israel. Netanyahu is Isis’ "best ally". We need a radical overhaul of Israeli politics: peace with the Palestinians, agreements with Arab countries, relations with Iran. From the great statesman and peace activist. Jerusalem (AsiaNews / Gush Shalom) - IF ISIS had approached the borders of Israel this week, nobody in the country would have noticed. Israel was riveted to a court-room drama. read more |
BETLEMME, ISTITUTO ''EFFETA'' Qui i bimbi di Palestina imparano ad ascoltare la vitaFu Paolo VI, dopo la sua visita in Terra Santa nel 1964, a volere la creazione di un'opera per la riabilitazione dei bambini nati sordi. Sin da piccoli vengono seguiti perché acquisiscano l'autonomia necessaria. La frequenza di questa patologia è legata "ai matrimoni endogamici" combinati all'interno della famiglia. Uno dei danni collaterali della segregazione. Gli aiuti della Cei con i fondi dell'8x1000dall'inviato Sir a Betlemme, Daniele Rocchi leggi tutto |
ASIA/SIRIA - A Raqqa ancora 25 famiglie cristiane. Ribadito per loro l'obbligo di pagare la “tassa di protezione”Raqqa (Agenzia Fides) – A Raqqa, la città della Siria settentrionale divenuta roccaforte dei jihadisti dello Stato Islamico (IS) dal 2014, risiedono soltanto 23 famiglie cristiane delle 1500 che vi abitavano prima che iniziasse il conflitto siriano.Leggi tutto |
A 100 ANNI DALLA GRANDE GUERRA Fra le croci di Verdun il "mea culpa" delle Chiese d’EuropaI vescovi del Continente, guidati dai cardinale Reinhard Marx (Comece) e Vinko Puljić (Ccee) hanno fatto memoria di questa pagina di sangue e di morte della nostra storia. Hanno chiesto perdono per gli errori commessi in quel periodo dalle Chiese e hanno detto all’Europa di oggi di fare tesoro di quella tragica lezione del passato. Nel messaggio finale la denuncia della "follia della guerra"dall'inviata Sir a Verdun, Maria Chiara Biagioni Leggi tutto |
Francesco è vicino alle famiglie irachenedi GIANLUCA BICCINI«Papa Francesco ci ha incoraggiati ad andare avanti in questo servizio di accoglienza e di assistenza ai profughi provenienti dalla città di Mossul e dalla piana di Ninive». Lo ha riferito al nostro giornale l’arcivescovo caldeo di Arbil, in Iraq, monsignor Bashar Matte Warda, subito dopo l’udienza pontificia di stamane, sabato 15 novembre, nella biblioteca privata del Palazzo apostolico vaticano. Il presule iracheno era accompagnato da due giovani sacerdoti caldei, padre Samir e padre Basa, e dal cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, che nell’agosto scorso ha svolto una missione in Iraq come inviato speciale del Pontefice. Nell’intervista monsignor Warda descrive soprattutto l’attività svolta dalla Chiesa per dare ospitalità ai cristiani, ma anche agli yazidi, in fuga dalle violenze delle milizie dello Stato islamico (Is), che hanno conquistato ampie porzioni di territorio del Paese e della vicina Siria. Leggi tutto |
L’Oriente che è in noidi DIMITRIOS SALACHASA cinquant’anni dal concilio Vaticano II e dalla pubblicazione del decreto Orientalium ecclesiarum ( OE ), e a venticinque anni dalla promulgazione del «Codex canonum Ecclesiarum Orientalium» (C CEO ) è opportuno un bilancio circa lo status quaestionis che tutt’oggi viene dibattuto, cioè della potestà dei patriarchi e dei loro sinodi fuori dai confini del territorio della Chiesa patriarcale. Leggi tutto |
Il sinodo siro ortodosso sui cristiani perseguitatiBEIRUT, 14. La comunità internazionale deve farsi carico del ritorno e della protezione dei cristiani nella Piana di Ninive, l’area del Nord dell’Iraq dove numerose città a maggioranza cristiana hanno subito la persecuzione etnico-religiosa operata dai jihadisti del cosiddetto Stato Islamico.Leggi tutto |
Cirillo a BelgradoBELGRADO, 14. La concelebrazione, domenica 16 novembre, della divina liturgia nel tempio di San Sava a Belgrado, la più grande chiesa ortodossa al mondo, costituirà l’atto conclusivo della visita ufficiale che il patriarca di Mosca, Cirillo, sta compiendo in Serbia. Una visita che segue quelle effettuate, subito dopo la sua elezione a patriarca, alle Chiese ortodosse locali sorelle, seguendo la tradizione in vigore nel mondo ortodosso. Cirillo nel 2009 ha reso visita alla Chiesa di Costantinopoli, nel 2010 a quella di Alessandria, nel 2011 a quella di Antiochia, nel 2012 alle Chiese bulgara, cipriota e polacca, nel 2013 alla Chiesa ortodossa di Grecia.Leggi tutto |
Concluso il forum cattolico-musulmanoUna condanna «unanime degli atti di terrorismo, oppressione, violenza nei confronti di persone innocenti», nonché delle persecuzioni, profanazioni di luoghi sacri e distruzione di eredità culturali, è stata espressa a conclusione del terzo forum cattolico-musulmano, tenutosi a Roma dall’11 al 13 novembre. Lo ha reso noto un comunicato del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, nel quale si sottolinea che la presentazione degli interventi e i successivi dibattiti — sul tema «Lavorare insieme per servire gli altri» — si sono svolti in un clima cordiale e fraterno.Leggi tutto |
Il saluto del Papa al forum cattolico-musulmanoCon un invito a proseguire sulla strada del dialogo, Papa Francesco ha salutato stamane, mercoledì 12 novembre, una delegazione del forum cattolico-musulmano. Prima dell’udienza generale, in una sala dell’Aula Paolo VI , il Pontefice ha incontrato i partecipanti all’incontro sul tema «Lavorare insieme per servire gli altri». Tra i presenti, il cardinale presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso Jean-Louis Tauran — con il segretario, padre Miguel Angel Ayuso Guixot, il sottosegretario don Indunil Kodithuwakku Kankanamalage, e il capo ufficio per l’islam, monsignor Khaled Akasheh — e l’arcivescovo di Tunis, monsignor Ilario Antoniazzi.© Osservatore Romano - 13 novembre 2014 Udienza generale 12 novembre 2014 |
Comunità missionarie in Terra santaGERUSALEMME, 11. «La vita consacrata sta al centro della vita della Chiesa di Terra Santa come un elemento decisivo per la sua missione». È quanto sottolineano gli ordinari cattolici di Terra Santa in una lettera scritta in vista dell’ormai imminente apertura (29 novembre) dell’Anno della vita consacrata. Un’occasione, innanzitutto, per esprimere «gratitudine e riconoscenza» al piccolo esercito di religiosi — 274 tra contemplative e contemplativi, e 1.594 tra consacrate e consacrati — che ogni giorno, con la preghiera e le opere di carità, è impegnato, pur tra mille pesanti difficoltà, nel «costruire la “nostra” Chiesa e per aiutare e formare i nostri fedeli».Leggi tutto |
Un futuro di pace per onorare la memoria dei mortiVERDUN, 11. «Il nostro pellegrinaggio a Verdun ci rende, come vescovi, più risoluti nel nostro impegno per aiutare l’Europa a ritrovare le radici della propria identità, ad apprezzare di nuovo i valori — molti dei quali sono profondamente cristiani — che la costituiscono come comunità e a promuovere un futuro dove regnino la pace e la giustizia per tutti i cittadini europei e per il mondo. Ispirato dalla gioia del Vangelo, il nostro incontro si è chiuso con una speranza. La speranza di un futuro pacifico per l’intera umanità».Leggi tutto |
Примат и соборность с православной точки зренияДоклад, произнесенный митрополитом Волоколамским Илариономв Свято-Владимирской духовной семинарии 8 ноября 2014 года. Ваше Блаженство, Ваши Высокопреосвященства и Преосвященства, досточтимые отцы, братья и сестры, высокие гости! read more |
Primacy and Synodality from an Orthodox PerspectivePaper presented at St Vladimir’s Theological Seminaryon 8 November 2014 on the occasion of conferring an honorary degree of Doctor of Divinity Your Beatitude, Your Eminences and Graces, dear fathers, brothers and sisters, distinguished guests! read more |
Muro Berlino. Riccardi: ha vinto il "Non abbiate paura" di WojtylaIl Bundestag di Berlino ha commemorato stamani il 25.mo del crollo del Muro di Berlino. Quell’avvenimento – ha detto il presidente del parlamento tedesco, Norbert Lammert – “fu la conseguenza di una rivoluzione pacifica, senza precedenti non solo nella storia tedesca''. Per una riflessione su questo evento e sul ruolo che ebbe all’epoca Giovanni Paolo II, Alessandro Gisotti ha intervistato lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio:Leggi tutto |
Video - La presidenza della Cei a Gaza, tra macerie e speranzaUn popolo segnato ma non rassegnato. Questa è l’immagine di Gaza secondo i vescovi della presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei), che dal 2 al 4 novembre, su invito del patriarca latino di Gerusalemme, hanno fatto visita alla comunità cristiana della Striscia, a poco più di due mesi dalla fine dell’ultima campagna bellica, che ha provocato più di duemila morti e oltre 10 mila feriti.qui il VIDEO © terrasanta.net - 5.11.2014 |
Iraq. Mons Warduni: profughi cristiani tornino a casa a NiniveMettere in campo tutto l’impegno possibile per ottenere la liberazione della Piana di Ninivee consentire il rientro dei profughi cristiani nelle loro case: queste le priorità individuate nella riunione d’emergenza dei rappresentanti delle Chiese cattoliche d’Iraq, che si è svolta nei giorni scorsi ad Ankawa. Roberta Barbi ne ha parlato con mons. Shlemon Warduni, vescovo ausiliare di Baghdad dei Caldei: Leggi tutto |
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"... Potremmo senza alcun dubbio ribadire che il salmo responsoriale è un laboratorio di preghiera."
Qui il video su youtube
https://www.youtube.com/watch?v=H-bxEj7A7mY
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