Nel caldo mediterraneo-africano di queste ultime settimane può forse essere più facile, per chi è in Italia abituato a una temperatura mediamente “mite”, considerare il supplemento di disagi e di sofferenze per tante persone e popolazioni che vivono nei loro paesi in condizioni peggiori, magari per causa di persecuzioni, violenze, guerre.

Inutile fare elenchi, ci basti guardare alle notizie che si susseguono implacabili e che il nostro sito, nel suo piccolo, cerca di rilanciare per la conoscenza e la preghiera dei lettori:

http://www.orientecristiano.it/rassegna-stampa-view.html

Forse è difficile, in un clima di crescente individualismo e di scoraggiamento generale, anche solo ipotizzare qualche contributo alla soluzione di problemi materiali e morali sempre più complessi.  Il futuro, ma anche lo stesso presente, sembrano bloccare persino la speranza di una vita umana che si sviluppi nel bene e abbia un senso e un traguardo, anche nel rispetto dovuto a tutta la realtà creata.

Ci sarà di sicuro aiuto meditare sull’insegnamento di Papa Francesco, offerto dalla seconda sua Enciclica, “Laudato Si” tanto apprezzata e condivisa anche dal Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I:

http://www.cristianocattolico.it/catechesi/catechesi-del-santo-padre/laudato-si.html

Conviene in ogni caso tornare alle origini dell’esperienza cristiana, a quel guardare e sperimentare il nostro essere “creature”, figli di un Padre buono che nel darci l’esistenza ci ha donato anche la libertà di sperimentare “tutto”, nel bene e talvolta anche nel male, ma sempre con la coscienza, più o meno avvertita, che anche nelle traversie e nelle prove non può mancare la certezza che come ogni buon genitore, lui Creatore non ci dimenticherà abbandonandoci al male e al nulla, ma desidera riabbracciarci. E basta un piccolo “sì”, un ritorno contrito, come il “figliol prodigo”, o un istante di coscienza vera come per il “buon ladrone”.

Nella confusione generale attuale che sembra trasportare l’umanità e ciascuno di noi in un turbine potente di incoscienza e distrazione, guardiamo al fondo della nostra anima, alla profondità e ampiezza dei nostri stessi più veri desideri e facciamoci guidare dalla saggezza millenaria della Chiesa e dagli esempi di santità che ne costellano la storia e ci donano compagnia e conforto.

Pensiamo, appena con cenni, alla ricchezza dell’eredità dei Padri della Chiesa (in Oriente, prima che in Occidente), a San Francesco d’Assisi nel nome del quale si celebra la ricorrenza (1-2 agosto) del Perdono di Assisi o Perdonanza, antico e sempre attuale “privilegio” ottenuto da San Francesco presso Papa Onorio III nel 1216     

http://www.porziuncola.org/porziuncola-12-1.html

Guardiamo sempre anche ai tanti esempi quotidiani di santità, magari sconosciuti, che con occhio attento, benevolo, realista, possiamo scoprire nella vita di chi ci è accanto…

Un caro saluto a tutti i nostri lettori, con il consueto invito a sostenere liberamente le spese necessarie alla gestione del sito.