Newsletter settembre 2014
Cari amici,
"Che cosa cercate?" Con questa domanda Papa Francesco ha invitato gli organizzatori ad andare fino in fondo al tema del Meeting, che si è svolto quest’anno in uno scenario, nazionale, ma soprattutto internazionale, sempre più drammatico e preoccupante. (Qui il testo)
Chi ha avuto la fortuna di partecipare al recente Meeting per l’amicizia tra i Popoli (35^ edizione – 24-30 agosto 2014) http://www.meetingrimini.org/
si è trovato immerso fin dai primi momenti in una realtà di incontri, testimonianze, mostre in molta parte delle quali l’attenzione è stata dedicata ai cristiani del Medio Oriente e oltre (Pakistan, Nigeria). A partire dal tema generale “Verso le periferie del mondo e dell'esistenza. Il destino non ha lasciato solo l'uomo”, ci si è occupati principalmente proprio di Armenia, Israele, Palestina, Egitto, Etiopia, Iraq, Russia, Ucraina, ecc..
Tra gli altri testimoni, sulle orme di quanto ormai quotidianamente ci insegna Papa Francesco, i presenti hanno potuto ascoltare storie, esperienze, prospettive, speranze della vita personale e dei popoli di provenienza.
Nel momento storico attuale, segnato dalle notizie di avvenimenti tristi e preoccupanti, al Meeting di Rimini si è vissuta l’opportunità di conoscenze approfondite direttamente nell’incontro con testimoni che attraversano le loro difficili condizioni e responsabilità con una fermezza che, mentre fa appello alla nostra attenzione e al possibile nostro sostegno materiale e spirituale, non dimenticano di testimoniare la fede con le opere di carità e la preghiera al Signore della storia.
Per questo, tra i documenti (stampati o registrati in video) segnaliamo i link ai video integrali di alcuni dei principali incontri d’interesse per il nostro OrienteCristiano:
Padre P. Pizzaballa, della Custodia di Terrasanta,
https://www.youtube.com/watch?v=sdrW8Jy_j1s
Mons. S. Warduni (Vescovo del Patriarcato di Babilonia della Chiesa Cattolica dei Caldei),
https://www.youtube.com/watch?v=SgGBROVncMo
Prof. A. Filonenko (Docente di Filosofia, Università Nazionale di Char'kov, Ucraina)
https://www.youtube.com/watch?v=nFWZn-eHedA
Proff. Buccellati e Matthiae (archeologi) e P. Ziad Hilal, S.J. Direttore del Servizio Gesuita di accoglienza per i rifugiati) Homs, Siria
https://www.youtube.com/watch?v=xo3zEpOY_I8
Gli archeologi hanno anche fornito le loro consulenze per l’allestimento di una importante mostra sugli storici plurimillenari luoghi del loro lavoro (Mesopotamia, piana di Ninive, fiumi Tigri ed Eufrate), luoghi che da anni (in Siria e Iraq) sono a rischio distruzione per i fatti di guerra e i saccheggi, nonostante la presenza dei coraggiosi studiosi e operai che tentano di custodirli per quanto possibile.
Il Meeting ha voluto incontrare le periferie, le ha volute raccontare attraverso grandi testimoni come Padre Pizzaballa, Custode di Terrasanta, Aleksandr Filonenko, professore Ucraino, il vescovo di Aleppo, Georges Abou Khazen e ancora Panteleimon, Vicario di Sua Santità il Patriarca di Mosca e dell’intera Russia, Shlemon Warduni, Vescovo Ausiliare Caldeo in Iraq, ma anche personalità italiane come il Card. Gualtiero Bassetti, Padre Antonio Spadaro, ecc. ecc.
Confortati da questa esperienza che ha visto protagonisti più di 3.000 volontari (arrivati da 40 diversi Paesi, segno che l’amicizia fra i popoli può essere un’esperienza reale), 280 relatori, centinaia di curatori delle mostre (scienziati, scrittori, docenti) e circa 100.000 partecipanti in ognuno dei giorni della settimana, rinasce la speranza che in tutto il mondo si manifesti un vivo desiderio di pace, nel rispetto dei diritti umani e delle autentiche fedi religiose perché cessino finalmente le persecuzioni e le violenze.
lo staff di
Stato islamico è contro la famiglia umanaPer l’Osservatore permanente della Santa Sede all’Onu è «urgente intervenire». E nel suo intervento di qualche giorno fa è stato esplicito: «Protezione senza efficacia non è protezione»«È urgente intervenire, prima che sia troppo tardi». Lo dice oggi in un’intervista al Corriere della Sera l’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, Osservatore permanente della Santa Sede all’Onu di Ginevra, riferendosi alla situazione in Iraq. Secondo Tomasi «quando i diritti fondamentali di una parte sono violati e le istituzioni locali non possono più proteggerla, allora scatta l’obbligo per la comunità internazionale di fare tutto ciò che può». Leggi tutto |
Così i sunniti moderati ci aiutarono a fuggire dall’IsParlano i cristiani di Mosul salvi grazie all’intervento dei loro vicini di casa che li hanno “travestiti” da musulmaniRedazione Roma `Travestiti´ da sunniti. È così che alcuni cristiani di Mosul, nel nord dell'Iraq, sono riusciti a fuggire davanti all'avanzata dei jihadisti dello Stato islamico (Is) grazie all'aiuto di musulmani sunniti moderati, spesso vicini di casa con i quali negli anni avevano convissuto in modo pacifico. «Il primo a cui ci è venuto in mente di chiedere aiuto è stato proprio il nostro vicino di casa, Abu Mahmoud, sunnita», racconta ad Aki - Adnkronos International una cittadina cristiana residente nel quartiere di al-Barid. Ed è stato lui a prendersi carico di tutta la famiglia, chiedendo alle donne di indossare il niqab per sfuggire ai controlli. Leggi tutto |
Un tribunale speciale contro i crimini in Iraq e in SiriaGINEVRA, 4. Il World Council of Churches (Wcc) ha chiesto al Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani di autorizzare una missione urgente e una relazione congiunta — che comprenda il re- latore speciale sulla libertà di reli- gione o di credo — riguardo alle condizioni delle minoranze che vi- vono nel nord dell’Iraq e che ri- sultano vittime dell’autopro clama- to Stato islamico (Is). La richiesta arriva in seguito alla visita di una delegazione del Wcc nella regione del Kurdistan iracheno compiuta nei giorni scorsi. «Abbiamo potuto parlare e raccogliere le testimonianze — ha di- chiarato Peter Prove, direttore del Wcc per gli affari internazionali — di un gran numero di sfollati da Mosul, dalla piana di Ninive e da altri luoghi ora sotto il controllo dell’Is. Le loro storie raccontano degli sforzi repressivi disumana- mente brutali, violenti e coercitivi dello Stato islamico per eliminare ogni tipo di diversità nella regio- ne».Leggi tutto |
Musulmani condannano le efferatezze dei jihadistidi GIOVANNI ZAVATTA«La vigliacca e barbara esecuzione dell’ostaggio americano Steven Sotloff fa inorridire la coscienza uma- na, sconcerta e sfida il mondo inte- ro. Questo assassinio conferma le motivazioni criminali di movimenti terroristici privi di qualsiasi umanità che si nascondono dietro la religio- ne. Questo non può essere islam». Per la seconda volta nel giro di tre settimane il Consiglio francese del culto musulmano (Cfcm) interviene per condannare le violenze dei jiha- disti del cosiddetto Stato islamico. Lo fa con un breve comunicato dell’Istituto musulmano della mo- schea di Parigi, a firma del rettore, Dalil Boubakeur, che è anche presi- dente del Cfcm. «Il Corano proibi- sce il crimine e l’assassinio di inno- centi», vi si afferma, citando due versetti del testo sacro, il 32 della sura 5 («Chiunque uccida una persona che non abbia ucciso, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera») e il 33 della sura 17 («Non uccidete la vita che Dio ha reso sacra»). Leggi tutto |
Messaggio Patriarcale in occasione della Giornata di preghiera per la salvaguardia del creato 2014+ B A R T O L O M E O |
Iraq. Mons. Nona: profughi disperati, primi casi di lebbra tra i cristianiLa Nato "non ha ricevuto alcuna richiesta di impegno" in Iraq, ma se il governo di Baghdad "presentasse una richiesta di assistenza della Nato, gli alleati la valuterebbero seriamente". Lo ha assicurato il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Anders Fogh Rassmussen, partecipando al vertice Nato in corso in Galles. Sul terreno, intanto, si fa sempre più critica la situazione nella zona di Erbil, nel Kurdistan. Lì, con le altre minoranze perseguitate, sono riparati 35 mila cristiani iracheni. Tra loro anche quelli fuggiti da Mossul, caduta nelle mani dei gruppi jihadisti del sedicente Stato islamico a inizio giugno. Per tutti è emergenza casa, sicurezza, salute: già verificati diversi casi di lebbra. Ascoltiamo la testimonianza di mons. Amel Shamon Nona, arcivescovo caldeo di Mossul, raggiunto telefonicamente ad Ankawa di Erbil da Giada Aquilino:Leggi tutto |
Pace e dialogo nelle udienze del Papa con Peres e bin TalalIl Medio Oriente, la pace e il dialogo interreligioso in primo piano nella giornata di Papa Francesco che, stamani, ha incontrato prima Shimon Peres, ex-presidente dello Stato di Israele, e successivamente il principe El Hassan bin Talal del Regno Hashemita di Giordania. Alessandro Gisotti ha chiesto al direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, di soffermarsi sui dati salienti di queste due udienze:Leggi tutto |
Il Papa in Albania, incontri ecumenici e con bambini poveriDomenico Agasso jr (vatican insider)Papa Francesco incontrerà le autorità dello Stato, i leader delle altre religioni, il clero locale e i bambini assistiti nei centri caritativi durante la visita che compirà a Tirana, capitale d’Albania, domenica 21 settembre. Nell'arco della giornata, di cui oggi la Sala stampa vaticana ha pubblicato il programma, il Pontefice pronuncerà in tutto sei discorsi. Leggi tutto |
Come ama Diodi ARISTOTLE PAPANIKOLAOUNelle tradizioni ortodossa e cattolica, un’antropologia della pace è definita, semplicemente, come théo- sis , deificazione o, come preferisco dire, quale comunione divino-uma- na. Se ricordiamo il nome fondamentale di Dio per i cristiani, cioè che Dio è amore — cosa che tutti i cristiani condividono — la théosis deve essere vista come capacità di amare come Dio ama, vedendo tutte le creature, anche quelle che sembrano meno amabili, così come Dio le vede. È questa la sfida del più grande comandamento: amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente e amare il prossimo come se stesso (cfr. Ma t t e o , 22, 37-39). Leggi tutto |
Berlino ricorda i disabili uccisi dal nazismoBERLINO, 3. Un memoriale per ricor- dare gli oltre duecentomila disabili uccisi dal regime nazista durante la seconda guerra mondiale è stato inaugurato oggi a Berlino. A scopri- re il monumento per la città, a pochi passi dalla Filarmonica, nel Tiergar- ten — un tempo quartier generale delle menti che concepirono lo ster- minio di quelle che erano considerate “vite indegne d’essere vissute” — il ministro della Cultura tedesco, Mo- nika Grütters, e il sindaco della ca- pitale, Klaus Wowereit. Un muro di vetro di ventiquattro metri, concepito dagli architetti Ur- sula Wilms ed Heinz W.Leggi tutto |
A Bose il XXII convegno ecumenico internazionaleDal 3 al 6 settembre, in Piemonte, religiosi da tutto il mondo riflettono sulla tradizione spirituale ortodossaRedazioneRoma Si apre domani a Bose, in Piemonte, il XXII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, riferimento per il dialogo ecumenico e lo studio della tradizione spirituale dell'Oriente. Il convegno chiede ai cristiani del mondo di essere «fermento di riconciliazione e pace». Leggi tutto |
Udienza agli Sportivi e ai Promotori della partita di calcio interreligiosa per la pace, 01.09.2014Cari amici, buonasera!Sono lieto di incontrarvi in occasione della partita interreligiosa per la pace, che giocherete questa sera allo Stadio Olimpico di Roma. Vi ringrazio perché avete prontamente aderito al mio desiderio di vedere campioni e allenatori di vari Paesi e di diverse religioni confrontarsi in una gara sportiva, per testimoniare sentimenti di fraternità e di amicizia. La mia riconoscenza va in particolare alle persone e alle realtà che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento. Penso specialmente alla “Scholas occurrentes”, che opera presso la Pontificia Accademia delle Scienze, e alla “Fondazione Pupi Onlus”. Leggi tutto |
Dalla Romania l’appello del cardinale Sandri«Corriamo con il pensiero e con la preghiera ai nostri fratelli e sorelle dell’Iraq, della Siria, dell’Ucraina che sono messi alla prova a motivo della loro fede, strappati dalle loro case marchiate con il nome del Nazareno, privati non di rado degli affetti più cari, violati nell’innocenza dei bambini e nella dimensione sponsale delle donne».Leggi tutto |
L’avidità e il profitto porteranno all’ira della naturaISTANBUL, 1. «Il continuo attaccamento dell’uomo alle cose terrene e corruttibili sono una provocazione nei confronti della creazione, poi- ché, quanto più ci volgiamo verso la terra, tanto più ci allontaniamo dal cielo e da Dio». È quanto ha scritto, in un messaggio, il patriarca di Co- stantinopoli, Bartolomeo, in occasio- ne della giornata di preghiera per la salvaguardia del creato che si cele- bra oggi, lunedì 1 settembre.Leggi tutto |
Il Papa telefona a sacerdote iracheno: sempre vicino a cristiani perseguitatiIl Papa continua a seguire da vicino la drammatica situazione dei cristiani in Iraq. Nei giorni scorsi, ha telefonato a un sacerdote iracheno don Behnam Benoka, che lavora in un campo profughi ad Ankawa, nel nord del Paese. Ce ne parla Sergio Centofanti:Don Behnam aveva fatto pervenire al Papa una lettera raccontando la situazione tragica in cui vivono centinaia di migliaia di cristiani: "Santità – scrive il sacerdote, come riportato dall’Agenzia Zenit - la situazione delle tue pecorelle è miserabile, muoiono e hanno fame, i tuoi piccoli hanno paura e non ce la fanno più. Noi, sacerdoti, religiosi e religiose, siamo pochi e temiamo di non poter rispondere alle esigenze fisiche e psichiche dei tuoi e nostri figli". Il sacerdote esprime la sua riconoscenza per i continui appelli del Papa per mettere fine alla sofferenza dei fratelli perseguitati in Iraq: "Vorrei ringraziarti tanto, anzi, tantissimo – afferma - perché ci porti sempre nel tuo cuore, mettici lì, sull'altare, dove celebri la Messa affinché Dio cancelli i nostri peccati e abbia misericordia di noi e magari tolga da noi questo calice". © www.radiovaticana.org - 30 agosto 2014 Papa Francesco, profondamente commosso per la lettera, ha telefonato al sacerdote appena rientrato dal viaggio in Corea, ribadendo il suo pieno sostegno e la sua vicinanza ai cristiani perseguitati. Ricordiamo che il cardinale Fernando Filoni, suo inviato in Iraq, ha portato nei giorni scorsi un milione di dollari da parte del Pontefice ai rifugiati iracheni. Papa Francesco ha quindi promesso che continuerà a fare il suo meglio per dare sollievo alla loro sofferenza. Infine, ha impartito la sua benedizione apostolica chiedendo al Signore per loro il dono della perseveranza nella fede. |
Libro d’Oriente«Ringrazio tanto queste testimonianze della Chiesa in Oriente, una Chiesa che ha dato tanti santi, e oggi soffre. Prego per tutti voi. Vi sono vicino. E, per favore, vi chiedo di pregare per me. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca. Con la mia benedizione». Queste parole di Papa Francesco — scritte di suo pugno lo scorso lunedì 25 agosto — impreziosiscono le pagine del “libro d’O riente”, una sorta di diario di viaggio che raccoglie testimonianze, messaggi e immagini delle comunità cristiane che vivono in oltre venti Paesi dell’Asia e dell’Africa. L’ha curato Vincent Gelot, un giovane francese di 24 anni, originario di Nantes, che lo ha fatto avere in visione al Pontefice, il quale ha voluto autografarlo per esprimere il suo apprezzamento. Era iniziata quasi come un’avventura, sollecitata dai racconti dei cristiani che abbandonavano le loro terre in fuga dai conflitti in Iraq e in Siria. Poi si è trasformata in un viaggio alla ricerca delle radici della fede. Tutto è cominciato nel 2002. Gelot lavorava in una ong in Libano, dove aveva terminato un master. È lì che il giovane scopre l’Oriente e conosce l’esperienza delle varie comunità e Chiese che vivono in quelle terre — maroniti, melchiti, armeni, caldei, copti — in tutta la loro varietà e ricchezza. La visita di BenedettoXVIin Libano, nel settembre 2012, lo spinge a riflettere. Da qui la decisione di compiere un viaggio alla scoperta dell’Oriente cristiano.Leggi tutto |
Sensibilità da risvegliareBRATISLAVA , 30. «Il servizio della Chiesa cattolica nelle comunità rom» è il tema principale del simposio in programma dal 31 agosto al 2 settembre a Spišská Kapitula, in Slovacchia. L’evento — riferisce il Sir — è organizzato dalla Commissione per i rom e le minoranze della Conferenza episcopale con il patrocinio del suo presidente, monsignor Bernard Bober, arcivescovo di Košice. Il simposio di Spišská Kapitula (cittadella ecclesiastica che comprende anche una cattedrale e un monastero) è dedicato a coloro che lavorano attivamente con i rom o si sentono chiamati a questo tipo di lavoro.Leggi tutto |
Nella pace dell’inquietudineIl segretario di Stato celebra la messa nella memoria liturgica di sant’Agostino«Imparare a leggere in modo più profondo il proprio tempo per diffondere una nuova ra t i o del vivere sociale», avendo «la pace dell’inquietudine» come strada maestra: è in questo insegnamento la grande attualità di sant’Agostino. A riproporla il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, che nel pomeriggio di giovedì 28 agosto ha celebrato la messa per la festa del «grande dottore e padre della Chiesa», nella basilica romana a lui dedicata. Presente, tra gli altri, il priore generale dell’ordine agostiniano, padre Alejandro Moral Antón. Da Agostino — ha detto nella circostanza il cardinale intervistato dalla Radio Vaticana — bisogna oggi soprattutto «apprendere» proprio la «capacità di leggere, al di sotto degli avvenimenti, il piano di Dio che si sta svolgendo, che si sta sviluppando, e che è sempre un piano di pace e di salvezza per l’uomo e offrirci così, umilmente, però totalmente, per la realizzazione della città di Dio, dove prevale l’amore, l’amore di Dio, fino al punto di disprezzare se stessi». Leggi tutto |
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